Slauch: vocabolo proposto da Gabriella Gioia nella grafia corretta di Schlauch, termine tedesco che significa tubo di gomma. La parola deriva dal tedesco medievale (Mittelhochdeutsch) sluch, pelle di serpente.Si tratta di un esempio molto interessante di contaminazione (e parziale corruzione) linguistica, in cui una parola straniera viene inserita a piè pari in un contesto linguistico diverso soprattutto per ragioni di economicità del discorso; è infatti più comodo dire slauch che non tubo di gomma. Inoltre, l'uso alternato di parole di due lingue differenti consente una comunicazione sufficientemente efficace anche tra persone di lingua diversa, ed è proprio questo fenomeno (insieme ad altri) a rendere così interessante la nascita e l'uso del Laivesòt inteso come registro linguistico complesso e capace di (tras)formare in modo pacifico una comunità plurietnica. In questo caso le persone italofone di origine trentina hanno adottato un termine proprio della popolazione residente germanofona stabilendo un livello di comunicazione e integrazione ottimale."El slauch" a Laives serve principalmente per "bagnar o endaquar l'ort" ma anche per "empienir la bot" o "travasar"; in qualche caso ho sentito anche la frase "sbrisenar o sbrisar col slauch".