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For-oltra: Thomas Dallapiazza propone questa interessante forma di doppio avverbio abitualmente usata nel linguaggio Laivesòt. La forma completa della locuzione sarebbe probabilmente "fuori oltre la soglia", per cui il nostro for-oltra, che si potrebbe anche scrivere "foroltra" trattandosi di un avverbio sostantivato, da semplice modo di dire apparentemente ridondante in realtà si rivela testimone prezioso di un modo antico, culturalmente radicato di "pensare" e descrivere il mondo.

Dizionario

In parole povere, per la gente comune di un tempo esisteva il foroltra che faceva per così dire da contrappunto (ma anche da specchio) al dent-oltra, ossia il mondo grande e comune contrapposto, al di qua della soglia di casa, al piccolo mondo privato, intimo, personale: e, soprattutto, inviolabile. Foroltra vigeva una legge, dentoltra un'altra: e quasi sempre quella della donna di casa.
Soglia (la pietra su cui posano gli stipiti), per concludere il discorso, deriva dalla radice sad-, andare, per cui in sanscrito abbiamo a-sadatisi, entrare, e in latino solia. Anche suolo ha la stessa origine, come del resto anche suola. Un tempo, i bravi mariti portavano simbolicamente la sposa oltre la soglia credendo che portasse male se fosse inciampata (o magari era già successo che una gentile signora avesse improvvisamente cambiato idea una volta arrivata davanti al suo futuro domicilio...).

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