Netàr: proposto da Angy Volcan, questo verbo viene usato in ogni circostanza al posto di pulire, che di fatto non è ancora entrato nel lessico laivesòt. Solitamente si "neta su" (mentre si "lava so") e sono molto comuni anche il sostantivo e l'aggettivo "nèt".Il termine deriva dal latino nitidus, che probabilmente sta anche alla base del tedesco "nett" (carino). Nettare, in senso letterale, significa mondare, levare la parte non commestibile da un cibo (che non per niente si chiama lordo), invece quando viene usato come sinonimo di pulire implica non solo l'atto del togliere lo sporco ma anche quello di rendere terso l'oggetto, insomma "net e lustro". "Son net" è un'espressione dal doppio significato: pulito e... senza soldi. "I l'ha netà dalla testa ai pei" è una metafora per dire che gli hanno portato via tutto quello che aveva. "Bisogna netarghe anca el c." è un'espressione tipica per definire una persona che si lascia servire in ogni circostanza o è del tutto impedita.