Rugà nt: mentre il maiale era il porco castrato che un tempo si sacrificava alla dea Maia, madre di Mercurio (da cui il suo nome majalem), il comune rugà nt, più modestamente, è destinato alla mensa dei comuni mortali sotto varie forme: luganeghe e speck le più diffuse. Il termine rugà nt, diffuso in Trentino, può dirsi di origine abbastanza misteriosa dato che non trova corrispondenza in altri luoghi o lingue. Potrebbe comunque derivare dal verbo rugare (o rucare), in origine rugghiare, che significa sia emettere urla di dolore tipicamente animali (per esempio il leone che ruggisce) che brontolare, grugnire (da grunzen) come appunto fanno in continuazione i rugà nti.Molteplici i significati anche poco simpatici attribuiti al termine e, per ovvie ragioni, ce li risparmieremo quasi tutti. Da annotare "del rugà nt no' se buta via niente", "la grassa del rugà nt no' l'è bona nè per el pra' nè per l'ort" oppure "no' ho mai vist rugà nti veci ma sol veci rugà nti".