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Pojat: a Laives e dintorni i pulcini si chiamano pojati (in dialetto sudtirolese "Pisele", derivato dal verbo piepsen, che è il verso delle bestioline).
Il vocabolo dovrebbe essere giunto a noi da qualche valle della Lombardia, unica regione in cui esiste questo stesso termine.
L'origine della parola è invece da ricercare nel latino pulhus o pullus, pollo (greco: polos, animale giovane, da cui anche puledro), da cui deriva anche pojana, che è il falco buteo (in tedesco Hennengeier). Alla base della parola troviamo la radice sanscrita pu-, che sta per procreare (putrà= figlio, in laivesòt "popo").
Esiste però anche un termine più antico, pojan, che significa viandante, mentre il verbo pojanar sta per vagabondare...
Il pojat è il simbolo della rinascita, per cui viene associato alla Pasqua; te sei miss (o miz) come en pojat (sei bagnato fradicio) allude invece all'aspetto bagnato del pulcino appena sgusciato dall'uovo.

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