La Vallarsa / Brantental che collega la Bassa Atesina (e in particolare Laives) all’altipiano del Monte Regolo, rientra a buon diritto tra le località fantasma. Ma questa gola stretta tra spaventose pareti porfiriche e attraversata da un torrente impetuoso può vantare un passato di tutto rispetto. Un tempo veniva chiamata semplicemente “Leiferer Tal / Valle di Laives oppure “Valle dei Liechtenstein” (che ne erano i proprietari). Oggi vi si affacciano solo edifici in rovina, masi semiabbandonati, mulini e officine crollati e ponti caduti.
Accanto alle risorse idriche e alle varie miniere che vi venivano coltivate, dal medioevo in poi questa valle ha conquistato grande rilevanza nel commercio di legname e nell’estrazione del porfido. Ma dalla costruzione della strada della val d’Ega a metà 900, questa valle è caduta in un sonno profondo e attende da decenni l’improbabile comparsa di un taumaturgico principe azzurro.
Il nome secolare della valle contiene l’antica parola tedesca “Brand-Prant”, che potrebbe derivare dalle numerose “Brandrodungen” (disboscamento per abbruciamento) che vi venivano praticate. Come la valle si chiamasse prima, non è noto. È presumibile che un luogo di tale rilievo per i collegamenti tra la valle dell’Adige e il Regglberg abbia portato un nome romano o preromano. Un qualche indizio ci può essere fornito dalla circostanza che la valle nel gergo popolare continua a chiamarsi semplicemente “Val” o, in tedesco, “Tal”. E perciò non si può escludere che anche il suo primo nome sia stato il retico “Vul” o “Val”, da cui successivamente “Vallis” e “Tal”.
A Nova Ponente esistevano in epoca medievale otto quartieri o Roden. Uno di questi si chiamava – e si chiama ancora – Prent. Qui si trova anche il maso Prentner, nominato per la prima volta nel 1336 come “de Prente de nova teutonica”. Prent(e) dovrebbe essere il plurale di Brand (incendio), e la valle potrebbe anche aver preso questo nome “Prentner Tal” da questo maso Prent. A volte viene chiamato anche im Prand, Prüntental o Präntental.
Ma il nome “Brant” non è univoco. Molti studiosi ritengono che toponimi con la radice Pre- o Pren- o Bran- siano da porre in collegamento con il popolo dei Breoni che a suo tempo frequentavano l’area alpina. Nomi come Brenner, Brenta, Brentonico, Breguzzo, Brione, Breno e molti altri ancora deporrebbero a favore di questa ipotesi. Se anche Brantental / Vallarsa rientri in questo novero non si sa.
Interessante ci sembra invece l’ipotesi delio studioso Ernst Forstemann, che ritiene che i nomi con “Brand” non derivino dal fuoco e da brennen (ardere) ma dall’acqua: “Questi nomi ci suggeriscono che deve essere esistita una radice Brand o Brant per corsi d’acqua, come per esempio nei fiumi Brend e Brenz, che trovano la loro origine nell’indogermanico brendh (sgorgare). Anche Hans Krahe riconobbe nel termine la radice bhrondhi, fonte.
Si pone dunque il quesito se la Brantental / Vallarsa abbia preso il suo nome dalla “Rode Prent” o se il nome di questa derivi dal rio che la attraversa.
(c) Reinhard Christanell
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